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Festival Nazionale dell’Economia Civile, le buone pratiche – parte 3

19 Ott. 2020

Dopo imprese e giovani, anche i Comuni, per la prima volta ospiti a Firenze e nominati Ambasciatori della Sostenibilità. 

Grazie al Questionario di Autovalutazione NeXt la selezione delle buone pratiche passa non solo dai progetti, ma anche dall’implementazione di criteri di sostenibilità sociale e ambientale comuni a tutte i soggetti. 

Soci sostenitori

Soci sostenitori

Soci sostenitori

La ripresa del terzo giorno del Festival Nazionale dell’Economia Civile ha visto la partecipazione di 6 dei Comuni virtuosi d’Italia, selezionati tra i 30 pervenuti entro il 31 agosto scorso.

Per la prima volta, emozionati e consci di fare la differenza, i sindaci e gli assessori delle realtà locali italiane che hanno scelto la sostenibilità e le persone, hanno potuto raccontare le loro storie e i loro progetti alla platea di Palazzo Vecchio, qualche minuto prima dell’intervento conclusivo del Premier Conte.
La maggior parte dei Comuni italiani partecipanti al bando hanno presentato progetti di comunità, per sviluppare ricadute positive su tutto il territorio, partendo spesso da spazi pubblici inutilizzati, eccellenze locali da valorizzare e/o ripristinare e progetti dedicati all’occupazione e all’inserimento delle frange più deboli dei cittadini, giovani inclusi.

Da progetto di ripopolamento tramite la costituzione di cooperative di comunità, a quelli di ascolto attivo e partecipato dei bisogni dei propri cittadini, sino ad arrivare a imprese sociali gestite dai disabili del Comune, sostenute dagli acquisti dei propri vicini di casa. E poi ancora fondi di garanzia e investimento istituiti a sostegno delle piccole e medie imprese di prossimità, grazie a patti di rete tra amministrazioni locali e banche del territorio.
Fine ultimo di tutti questi progetti e di molti altri che non hanno fatto in tempo a sottomettere la partecipazione al bando è lo sviluppo di opportunità “a cascata” per tutti i cittadini e quindi la sostenibilità economica, sociale e ambientale dei territorio, ognuno con le sue caratteristiche.

Il viaggio virtuale e virtuoso dell’Italia è partito da Este, provincia di Padova: la sindaca Roberta Galliana ha presentato il progetto 4H – Scaliamo il futuro, dedicato alla promozione del benessere degli studenti della Scuola Secondaria di Primo Grado, sotto diverse forme.

Si è poi approdati al comune di Latina, un’amministrazione comunale molto vicina alla cittadinanza, che sta alimentando patti collaborativi per riprogettare la città e i suoi spazi e attivare un nuovo modo di abitare e vivere Latina.

Dal Lazio alla Calabria, nel comune di Roseto Capo Spulico, che ripartendo dalle radici della città e dalla coltivazione tradizione di rose – come spiegato dalla sindaca Rossana Mazzia – ha rimesso in piedi questa produzione coinvolgendo i ragazzi disabili e le reti di volontariato locale, generando sviluppo economico sostenibile e alto impatto sociale.

E dalla Calabria si ritorna in Veneto, a Treviso. Durante il lockdown, lo staff del sindaco Mario Conte ha ideato e realizzato il Treviso Fund, un fondo specifico per la ripartenza delle aziende e attività commerciali locali che da un investimento di oltre 500mila euro, ha moltiplicato per 6 volte l’indotto totale.

Per poi ridiscendere lo Stivale verso Foggia, a Biccari. Il sindaco Gianfilippo Mignona ha raccontato come dal bosco locale, siano emersi progetti turistici concreti, che hanno creato opportunità di lavoro per i giovani e i cittadini del comune, partendo dalla costituzione di una cooperativa di comunità, rafforzata da un’ottima gestione locale delle relazioni.

Un evento davvero generativo e rigenerativo, che getta fondamenta sempre più forti per la concretizzazione dell’economia civile e per la ripartenza etico-sostenibile del nostro Paese.